19 lug 2012

Viandante sul cammino per Santiago - prime tappe

...segue

Lunedì, da Roncisvalle a Trinidad de Arre. Prima tappa, 38 km.

Sembra quasi, in certi momenti, che un invisibile direttore d'orchestra guidi il russare dei circa cinquanta ospiti di questa camerata tanto appare straordinariamente coordinato.
Riesco tuttavia in qualche modo a prendere sonno ed alle 5.40, con i primi rumori delle partenze posso dire di essere perfino riposato.
Miracoli del cammino forse, ad ogni modo alle 6.15 sono in partenza.

Non sono il solo. Nei primi chilometri incontro molti camminatori. Poi si diradano fintanto che vengo affiancato da un ragazzo spagnolo che, incurante del fatto che non capisco quanto mi dice, mi ha accompagnato (seguito...?) tutto il giorno. Cena compresa. Leggo nelle sue intenzioni di proseguire così per tutta la settimana in cui lui resta sul Cammino. Che dire, il cammino è fatto anche di questo. Quantomeno cammina al mio ritmo. Certo, se realizzasse anche che non lo capisco...

Martedì, seconda tappa: Cirauqui (37 km)

Mercoledì, terza tappa: Los Arcos (35 km)

Giovedì, quarta tappa: Navarette (41 km)

Venerdì, quinta tappa: Azofra (24 km).

Ieri mi sono svegliato canticchiando "Born to be alive" e per un'oretta ho tenuto i 7 km/h. Il potere della colona sonora!

Oggi invece, ad Azofra (un paesino sperso in mezzo ai vigneti della Rioja - ma fortunatamente dotato di wifi...), sul ventiquattresimo chilometro odierno, sono crollato.
Colpa delle vesciche o forse dei precedenti 150 km in soli 4 giorni.
Comunque dopo siesta, cena e mezza bottiglia del prezioso "tinto" locale la vita torna a sorridermi.

Il ragazzo spagnolo del primo giorno non l'ho più visto. Al suo posto una ragazza di Milano, un signore italiano e una coppia polacca sono i nuovi compagni che incontro ad ogni tappa. A Los Arcos due ragazze di Castellón mi insegnano che possiamo capirci parlando l'uno italiano e le altre spagnolo. Se le spagnole non hanno accenti del sud...
Bene! In ogni caso tra i propositi per l'anno nuovo rientra l'imparare lo spagnolo.

Per strada spagnoli, italiani, francesi, olandesi, americani, giapponesi, coreani, tedeschi, brasiliani, polacchi. Camminatori da 40 km al giorno o da 15 km, con zaini enormi o piccolissimi, che li portano con sé o li spediscono col taxi, che prendono il bus per il troppo caldo o che soffrono stoicamente; che si fermano ad ogni festa, da San Firmino in poi, o che già prima del tramonto stanno dormendo. Camminatori che partono alle 4.30 percorrendo chilometri con la torcia, che si fermano ad ogni bar o che visitano ogni chiesa. Camminatori che bevono litri di cerveza.

Camminatori di ogni tipo che, insieme alla strada, ci ricordano che non importa "come" ma che importante è - come cantava Hernandez - non scordare che siamo nati per essere vivi e vitali. Non solo per sopravvivere...

segue....








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